“Non richiedeva estasi religiosa, preghiere e nemmeno un periodo di quiete e meditazione.Tutto quello che era necessario era che fosse in salute normale e che lo stomaco avesse finito di digerire l’ultimo pasto. Non lo stancava. i solito si svegliava rinvigorito. Si sentiva sempre affamato, ma un cracker e un bicchiere di latte bastavano per eliminare questa sensazione. Non poteva farlo più di due volte al giorno senza avvertire un senso di stanchezza e di esaurimento, ma non era ragionevole pretendere che una procedura così complicata venisse eseguita con una frequenza maggiore. Così, in apparenza, era qualcosa che per lui era normale – qualcosa come un talento per scrivere o dipingere o cantare. Era una sua espressione di se stesso. Voleva aiutare le persone, proprio come i comici desiderano far ridere la gente. Questo era il modo che gli era stato dato per appagare il suo desiderio. Doveva solo usarlo per quello scopo designato.
“La storia di Edgar Cayce – Vi è un fiume di Thomas Sugrue